martedì 30 maggio 2017

Descrizione e Funzionamento

Lo strumento comprende una base sopra la quale è montata verticalmente una colonna trasparente fatta preferibilmente di vetro o di altri materiali traslucidi resinosi. La colonna deve essere abbastanza lunga e nella sua parte più alta vi è un piccolo recipiente connesso tramite un tubo flessibile avente diametro lungo quasi quanto quello della stessa colonna. Per varie ragioni il tubo deve essere di gomma. Una piccola valvola stringe il tubo in modo tale da fermare la comunicazione tra il recipiente e la colonna e permettendola solo quando necessario. La parte bassa della colonna è progettata per essere implementata nella parte inferiore della base e vengono applicati alla giuntura materiali adatti come il cemento o simili per fissare la colonna alla base. Qui è presente anche una chiusura regolabile che permette lo svuotamento e la pulizia della colonna e del recipiente. La colonna deve essere posta all'interno di un'altra colonna più larga riempita d'acqua in modo da mantenere la temperatura costante.

Accanto alla parte bassa (non è presente nella figura) della colonna è collocata una sorgente luminosa come una lampadina racchiusa in una schermata, appoggiata su un apposito supporto. Tra la lampada e la colonna è presente una cella riempita con un apposito liquido in modo tale da ridurre le possibili correnti  convettive. Subito dietro al tubo, sulla stessa linea della lampada e del contenitore del liquido, è posto un recettore chiuso in una piccola camera che riceve la luce della sorgente attraverso il mezzo dispersivo della colonna.  La luce ricevuta dal sensore viene convertita in corrente elettrica che fluisce verso un indicatore attraverso dei conduttori. Il dispositivo che indica il risultato è un milliamperometro avente un puntatore e la lettura della misurazione è permessa da un  piccolo quadrante.

Inoltre la colonna e la cella sono riempite con dei mezzi dispersivi che hanno delle caratteristiche che facilitano la prova e la rendono più efficiente, come ad esempio la loro bagnabilità. Infatti, unendo queste sostanze con acqua, il materiale da testare riesce a disperdersi molto più rapidamente e la rivelazione di particelle risulta più accurata. Ovviamente, vi possono essere agglomerati di particelle nel caso di risultati erronei.

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